NINJUTSU
"Arte" del Ninja
(shinobi), arte
dell' invisibilità. Essa viene anche definita col termine Ninpò. In coreano
Shin-Bop. Per alcuni è l' arte dell' invisibilità. Essa crea guerrieri
specialmente allenati per lo spionaggio e per l' assassinio, il cui corpo scelto
di specialisti si formò alla fine del periodo Heian (794-1185) sulle
montagne attorno a Kyoto, in cui vissero a stretto contartto con gli Yamabushi.
Questi uomini, generalmente di bassa estrazione sociale, furono utilizzati dai
Daimyo (capi di clan e di province), soprattutto a partire dal XV° secolo, per
assassinare i loro nemici e penetrare nelle loro fortezze. La leggenda si è
impadronita delle loro gesta, attribuendo loro poteri straordinari, tra i quali
quello di rendersi invisibili, di camminare sul fuoco e sull' acqua senza
affondarvi (??).Questi uomini, che venivano sottoposti fin dalla loro
fanciullezza ad un addestramento particolare (vi erano solo poche famiglie
specializzate in quest' arte), erano in realtà capaci di prodezze acrobatiche
fuori dal comune. Essi erano esperti nell' arte dello scalare muraglie, nel
nuoto subacqueo e nelle varie forme di dissimulazione e travestimento. I ninja
usavano per le loro imprese degli strumenti del tutto particolari, come i guanti
muniti di artigli di ferro (Shuko), dei natanti piegabili, delle armi non
"nobili" come particolari tipi di pugnali (Ko.Ugi), delle armi da lancio (Shuriken), delle catene, delle corde e della polvere da sparo. Durante le
missioni notturne i Ninja indossavano un costume in genere nero, con un
cappuccio (Shinobi-Shosoku) oppure altri travestimenti atti a mimetizzarli con
l' ambiente in cui operavano. Essi dovevano vivere tra la gente comune in
maniera anonima ed avevano l' ordine, nel caso in cui fossero stati scoperti e
arrestati, di sfigurarsi per non essere identificati, o di uccidersi per
non tradire il proprio clan di appartenenza. Esistevano tre classi di Ninja,
quelli che dirigevano le azioni e che intrattenevano i rapporti con i mandanti (Jonin), coloro che le preparavano
(Chunin) ed infine quelli che le eseguivano
materialmente (Genin). I Ninja dovevano essere esperti nel maneggio di tutte le
armi e conoscere l' uso dei veleni e dei prodotti chimici (sostanze fumogene ed
esplosivi), nonchè essere maestri di scienze occulte ed esoteriche (ipnotismo e
parapsicologia). I loro sensi erano particolarmente acuti e sviluppati dall'
addestramento specifico ed essi utilizzavano il codice particolare per
comunicare tra loro. I Ninja ispiravano un grande terrore nella gente comune e,
quando un "guerriero delle tenebre" veniva catturato (cosa che accadeva
raramente) gli venivano inflitte terribili torture per poter scoprire,
finalmente, tutti i suoi segreti. Durante il periodo Edo, il Giappone venne a
trovarsi in una fase storico-politica di relativa tranquillità e molti Ninja,
ormai "disoccupati", divennero assassini prezzolati o si diedero alla macchia
assieme a banditi e briganti di strada. Evidentemente i loro obiettivi non erano
certamente nobili; essi venivano considerati come l'antitesi vivente del Bushido. Nonostante l' alone di mistero che li avvolgeva, alcune famiglie ninja
divennero celebri alla fine del XVI° secolo, quando , si misero al servizio dei
Daimyo (ricchi feudatari) che li utilizzarono nelle loro lotte intestine o
contro i clan rivali.
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