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Colpi ad alto Rischio
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PUNTI VULNERABILI
Il corpo umano ha numerosi punti vulnerabili. Alcuni sono fisiologicamente
noti a tutti, altri sono meno istintivi da utilizzare. Queste "zone sensibili"
si suddividono in incapacitanti e in potenzialmente mortali. Gli
organi il cui danneggiamento totale/parziale provocano la morte praticamente
istantanea di una persona sono tre: cervello (ed in parte il midollo
spinale), cuore e polmoni. Questi organi sono già protetti in
maniera naturale dal sistema scheletrico, quindi per poterli danneggiare bisogna
prima superare le barriere ossee. In maniera indiretta si possono offendere
questi organi, per esempio, provocando emorragie periferiche che impediscono
l'afflusso di sangue ad essi. Tutte le altre azioni di danneggiamento rivolte ad
altri organi non provocano immediatamente la morte. Le zone incapacitanti
possono risultare mortali solo in casi di estremo shock provocato dal
loro danneggiamento. Questi punti sono: Occhi, naso, nuca, fegato, reni,
genitali, gola. Un discorso a parte meritano le articolazioni degli arti.
Un'azione percuotente su queste regione mirata alla loro distruzione ha
sicuramente un effetto di controllo efficacissimo, sebbene non mortale. Tutte
queste azioni possono essere portate, con crescente efficacia, sia mani nude,
con oggetti contundenti, con armi bianche ed infine armi da fuoco. Seguirà ora
una lista di punti vulnerabili del corpo umano con i relativi tipi di
danneggiamento che possono subire in base all’arma che si usa per colpirli
(tecniche a mani nude, bastone, coltello).
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Punti vulnerabili del corpo umano
Fronte
Non è una zona mortale. Il cranio in questa zona è spesso e robusto,
l’unico vantaggio tattico che un colpo in questa zona è la rottura dei vasi
sottocutanei con il risultato di una copiosa perdita di sangue e conseguente
accecamento temporaneo dell’avversario. (i vasi sanguigni presenti appena
sotto l’epidermide della fronte sono delle diramazioni della vena temporale
e della vena facciale)
N
Un qualsiasi colpo portato agli occhi è efficace e potenzialmente mortale.
Le cornee sono vulnerabili ad attacchi di qualsiasi natura. Non c’è bisogno di
fare esplodere queste ultime per debilitare completamente l’avversario.
Stoccate con il coltello possono risultare mortali in quanto l’osso dietro le
cornee è estremamente sottile (detto osso sfenoide) ed è l’unica
barriera naturale prima di arrivare
all’encefalo.
Il viso è una zona estremamente vascolarizzata e qualsiasi colpo porta al
sanguinamento della zona colpita.
Sotto la mascella c’è del tessuto molle e molti vasi sanguigni e nervi.
Traumi in questo punto sono estremamente dolorosi portano a spasmi della
lingua. Mortale se colpita con una stoccata di coltello.
Appena sotto la base del padiglione auricolare, alla base
dell’articolazione della mascella c’è un fascio di nervi che se premuti anche
con le sole dita provocano un estremo dolore. Potenzialmente mortale se
colpito con bastone e mortale di stoccata con coltello. (I nervi presenti in
questa zona sono il nervo accessorio, nervo occipitale minore e
il grande auricolare)
Bersaglio preferenziale del coltello sia di taglio e che di stoccata, per
recidere le carotide. La morte per recisione della vena giugulare è di 12
secondi e si perdono i sensi in 5. Percussioni con il bastone possono portare
alla rottura delle prime vertebre del collo. Svenimento se la zona è colpita
con sufficiente forza con pugno o calcio. Mortale. (su entrambi i lati del
collo sono presenti due arterie principali: la carotide esterna ed
interna, posizionate relativamente in profondità, il vaso che è più
semplice da recidere, in quanto è più in superficie, è la vena giugulare
esterna.)
Zona delicatissima. Un qualsiasi colpo a mano nuda e debilitante e
potenzialmente mortale. Colpi portati con il bastone e stoccate di coltello
sono mortali. (Le prime vertebre a partire dal cranio, estremamente sensibili
alle percussioni sono dalla prima alla sesta, sono le cosiddette
vertebre cervicali. Nella nuca, a livello nervoso, troviamo il
cervelletto. Subito sotto di esso il midollo allungato, questo è
il bersaglio ideale per stoccate di coltello o potenti percussioni.)
Qualsiasi tecnica percuotente che danneggi la trachea in maniera tali che
si gonfi portando al soffocamento è mortale.
- Arteria sub-clavicolare (detta
succlavia)
N
E’ localizzata circa 4 cm sotto la depressione clavicolare formata dal
muscolo trapezio e dalla clavicola. E’ uno dei maggiori vasi sanguigni del
corpo umano. Se reciso con una stoccata di coltello porta ad un’emorragia
inarrestabile che porta alla morte in meno di 5 secondi.
Tecniche di bastone portate in questa zona debilitano completamente l’uso
del braccio.
Zona piena di terminazioni nervose. Tutte le tecniche percuotenti dirette a
questa zona sono molto dolorose e portano alla paralisi momentanea del
braccio. Una stoccata di coltello può danneggiare tutti i legamenti della
spalla. (I nervi suscettibili ad un attacco in questa zona sono il nervo
radiale, il nervo ascellare, il nervo mediano.)
Zona molto sensibile quella compresa tra il bicipite ed il tricipite,
all’interno del braccio. Viene attraversata da fasci di nervi che controllano
tutto il braccio e le dita. Pressioni concentrate in questo punto provocano
spasmi di dolore.
Questa zona localizzata nella parte superiore del braccio dove il bicipite
si collega attraverso i tendini all’articolazione del gomito.
Estremamente fragile se riceve delle percussione quando l’articolazione è
completamente bloccata ed il braccio è esteso.
L’avambraccio è il bersaglio preferito per i disarmi da coltello. Un taglio
nella sua parte interna recide tutti i tendini
ed i muscoli flessori che
rendono inutilizzabili le dita ad essi collegate. Il polso, essendo un
crocevia di numerosi
nervi se costretto a posizioni anti-fisiologiche risulta
estremamente doloroso. Nella sua porzione interna presenta
numerosi vasi
sanguigni alla superficie, bersaglio potenziale di tagli.
Una qualsiasi percussione su di esse provoca estremo dolore.
Protetti dalle costole risentono in maniera seria solo se una o più di
queste, in seguito ad una percussione,
dovessero rompersi e piantarsi in esso.
Una stoccata intracostale che raggiunge un polmone
bucandolo è pressoché
mortale, anche se non immediatamente.
Il diaframma è un fascio piatto di muscoli sottile posto tra il plesso
solare e la base della cassa toracica,
è il primo muscolo coinvolto nella
respirazione. Un qualsiasi colpo portato ad esso porta ad una temporanea
interruzione della respirazione, il suo danneggiamento più esteso alla
morte.
Percussioni particolarmente violente sullo sterno possono
modificare/interrompere il ritmo cardiaco.
Il ferimento del muscolo cardiaco è
mortale.
Organo estremamente vascolarizzato, il suo danneggiamento porta ad una
inarrestabile emorragia interna.
- Aorta discendente/Vena cava inferiore
N
Rispettivamente la maggiore arteria e vena che portano sangue alla parte
bassa del corpo, sono posizionate
proprio davanti al midollo spinale. Possono
essere raggiunte da profonde ferite a punta.
Se danneggiate provocano la morte
in meno di un minuto.
Zona molto sensibile per la ricchezza di fasci sensoriali.
Qualsiasi colpo a segno (o quasi) in questa zona è molto efficace.
- Perineo (zona tra i genitali e l’ano)
Zona difficilmente raggiungibile in normali situazioni di combattimento, ma
è un bersaglio
che se colpito, specie con armi da taglio, abbatte
immediatamente qualsiasi avversario.
- Arteria femorale/nervo vago
N
Localizzata nella porzione superiore interna della gamba,
qualche
centimetro sotto i tendini adduttori, se recisa porta alla morte per emorragia
in pochi minuti.
Inoltre la zona è molto sensibile alle compressione e traumi
in genere.
Specie se colpito lateralmente è molto fragile.
La compressione della pelle sull’osso in superficie è molto
dolorosa.
Ricettacoli di due grandi arterie (la renale) se danneggiati danno
luogo ad una tremenda emorragia.
Attacco efficace solo se viene reciso con un’arma da taglio. Questa azione
porta all’impossibilità
di utilizzare il piede.
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