POLPETTE DI VERZA |
Si tratta propriamente di un impasto fasciato in foglie di verza; in lingua italiana si chiamerebbero involtini, rotolini o, al più, polpettine nel cavolo; ma nella tradizione milanese il termine polpetta indica spesso una fettina di fesa farcita con un ripieno, ripiegata o arrotolata, di cui la foglia di verza è un succedaneo economico. Ricettari classici, come quello del Cùnsolo, segnalano addirittura la polpetta distesa, cioè una fettina di fesa con sopra la farcia, cotta al forno. |
TIPOLOGIA
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UTENSILI : Pentola, ciotola, stecchini, tegame, tritacarne
INGREDIENTI : CAVOLO VERZA (n.1 grosso), CARNE DI MANZO O MAIALE GIA' COTTA (300 g), SALSICCIA (50 g), FORMAGGIO GRANA GRATTUGIATO (30 g), PANE (60 g), LATTE DI VACCA INTERO (200 g), UOVA (n.1), PREZZEMOLO TRITATO (1 cucchiaino), CIPOLLE (30 g), BURRO (30 g), VINO BIANCO (40 cc), PANCETTA (30 g), FARINA 00 (1 cucchiaio), BRODO DI CARNE (1 mestolo), SALE (q.b.), PEPE (q.b.)
ESECUZIONE
NOTE: qualche accorgimento
Presente sul mercato tutto l'anno, scarto minimo, prezzo basso, la verza è una verdura popolare che però è bene saper scegliere e cucinare. Al momento dell'acquisto deve avere le foglie esterne color verde scuro, prive di macchie giallastre. Le verze migliori sono quelle sode, cioè con le foglie interne, di colore più chiaro, ben compatte e chiuse a palla. Non devono essere troppo grosse, perché risulterebbero dure e indigeste. Prima della cottura, è necessario privarle delle foglie esterne, dure; le altre foglie, staccate una ad una, vanno lavate accuratamente sotto l'acqua corrente.
VARIANTI
Il ripieno può accogliere carne trita cruda in luogo di carne già cotta; salame, mortadella, prosciutto o pancetta in luogo della salsiccia; noce moscata per l'aromatizzazione. Non tutti i ricettari prevedono il soffritto di cipolla, né l'infarinatura delle polpette e il deglassamento dell'intingolo con il vino bianco; altri, invece vi aggiungono qualche foglia di salvia. Il Bassani segnala in Brianza delle polpette di magro, ripiene soltanto di verdure (sedano, carote e patate), cotte in sugo di pomodoro.
ABBINAMENTI
Si servono con riso bianco asciutto, meglio se cotto a vapore: nel qual caso costituiscono piatto unico. Si abbinano con un vino leggero, ma dal profumo vinoso e dal gusto pulito e armonico, come il Capriano del Colle rosso.
L'INGREDIENTE : la verza
Tipica verdura orticola assai adattabile, resistente al freddo
e diffusa in tutte le latitudini europee, la verza (detta anche
cavolo verzotto o cavolo di Milano) appartiene, come il cavolo
cappuccio, il cavolfiore, il cavolo rapa, i cavolini di Bruxelles
ecc. al genere Brassica delle Crucifere. Il suo valore nutritivo
è modesto e può risultare indigesta.
Nella gastronomia lombarda ha occupato ed occupa un posto di
grande rilievo, sia come contorno che come ingrediente
comprimario in minestre, piatti unici e secondi piatti molto
diffusi nella regione. Il riso con le verze, le verze con le
castagne e i pizzoccheri della Valtellina, la polenta con le
verdure del Varesotto, il ripieno della gallina lessa... Ma il
meglio di sè la verza lo dimostra nell'unione con la carne di
maiale: la cassoeula, la verzada con i salamini (che nel
Mantovano prende il nome di verze imbracate) o quella con le
costine e i funghi chiodini del Cremonese, dove si prepara anche
un ragù di verza (la poòla) da usare con il cotechino (un sugo
simile, a Sondrio, comprende anche le pa-tate). Nel Bergamasco si
segnala la verza con la pancetta e nel Varesotto quella con la
mortadella di fegato.